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Perché Archinoia?

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Si scrive ARCHInoia, ma si potrebbe leggere arcinoia. E’ una sottile forma di disagio che si insinua nelle tue giornate e ti fa dimenticare la passione per una professione, quella di architetto, che ti teneva sveglio tutta la notte per finire al meglio le tavole di una consegna o gli elaborati per un concorso.
Le cause scatenanti di questo fenomeno non sono ancora del tutto chiare. Sul banco degli imputati la situazione del mercato, la burocrazia alienante, i contratti farsa, le tasse castranti, la difficoltà nel far riconoscere il valore del proprio lavoro (e quindi nel farsi pagare): tant’è.

E’ davvero tutto qui?

E ok, che architetti siamo in tanti. Ok, che c’è la crisi. Ok, che l’unico modo in cui ti propongono di lavorare è con una partita Iva, anche se la vera libera professione resta un miraggio, e a volte persino gli ordini professionali fingono di non saperlo. E che al momento i lavori che capitano (se e quando capitano) non sono certo il non plus ultra della creatività. E che forse il lavoro che stai facendo non è esattamente quello che immaginavi.
Ci sfoghiamo fra colleghi, ci chiediamo chi ce lo faccia fare, minacciamo di mollare tutto e ci lamentiamo all’infinito: ma poi ci facciamo trovare pronti alla nostra scrivania, ogni maledetto lunedì. Potrebbe essere altrimenti? Continuare a lamentarsi non porta lontano e l’alternativa sembra quella di cambiare il proprio punto di vista.

ARCHInoia si propone di raccontare questo tentativo – prima di tutto personale – fatto di pensieri, ispirazioni, fallimenti, nuove idee, e mira a raccogliere quante più testimonianze possibili di architetti che si sono reinventati un lavoro, che si sono riciclati, che sono emigrati, e che lottano ogni giorno per svolgere la propria professione o che magari hanno completamente voltato pagina.

Forse non troveremo la chiave per risolvere i problemi del settore, ma la scelta migliore mi sembra essere quella di condividere un percorso di ricerca verso un potenziale cambiamento.

Se anche tu sei affetto da ARCHInoia, tieni d’occhio questo blog e condividi la tua esperienza. Lascia un commento oppure scrivimi a mail@archinoia.com o contattami su Twitter @archinoia